Ero solo un bambino quando ascoltavo mia madre suonare a orecchio le canzoni napoletane. Da allora, sono entrate nel mio cuore e occupano un posto speciale nella mia produzione artistica.
Oggi le reinterpreto, con l'intento di riportarle alla loro origine classica e ricercando uno stile che ne conservi la natura melodica e il significato profondo.
È il mio modo di ringraziare una terra unica, la cui fantasia millenaria è fonte continua di ispirazione. In essa convivono come in un'eterna battaglia amore e dolore, speranza e paura, sete di riscatto e autodistruzione. Una terra alle volte incredibilmente ostile, ma che non ha perso il suo bisogno di amare. Sublime e maledetta, la vita di sempre si trasforma in teatro, in poesia, in musica. Una città dove tutto resta uguale e dove tutto può accadere. Come d'incontrare, tra la miseria e l'abbandono, il vero senso del bene e dell'amore, il senso della vita.