TRAD. ITA:
Cosa significa per lei Aldo Ciccolini, a cui è dedicata questa registrazione?
Ho incontrato Aldo Ciccolini in un momento non facile della mia vita e lui con la sua straordinaria generosità e ricchezza di animo è riuscito a trasformarlo in un momento di grande rinascita. Sul piano artistico, come ovviamente per tutti coloro che hanno avuto l’onore di frequentarlo, è stato prezioso e illuminante. Dopo averlo conosciuto, molte cose di me sono cambiate, come l’approccio alla musica, alla ricerca del suono. La mia visione filosofica dell’arte è cambiata grazie a lui.
È curioso, ma tra le opere di questo CD non ce ne sono di Liszt, quando Ciccolini era un Lisztiano memorabile…
Direi che Aldo Ciccolini è stato memorabile in tutte le sue interpretazioni, dal barocco al ‘900. Sarebbe stato ovviamente impossibile inserire nel disco tutti gli autori o gli stili di cui è diventato icona (come, per fare un altro esempio, Satie e la musica francese in generale); ma il disco più che un omaggio al grande Aldo Ciccolini, è un omaggio al grande maestro che mi ha fatto crescere e maturare sul piano artistico e i brani che ho scelto mi rimandano tutti a lui e a questa straordinaria esperienza di formazione.
Da allievo di Ciccolini, cosa le è rimasto dei suoi insegnamenti?
Sono tantissimi gli insegnamenti che mi ha lasciato. Il primo che ricordo risale proprio al primo giorno che lo incontrai: mi insegnò che l’idea musicale dell’interprete, anche la più interessante e “bella”, non dev’essere mai fine a se stessa, ma deve avere sempre un collegamento profondo con il brano, dev’essere lo specchio di un messaggio vero, di un sentimento che si vuole trasferire attraverso la musica.
In Italia, paese di grandi pianisti, pensa che sia riconosciuta la vera posizione di Ciccolini?
Se si parla di “grande pubblico”, forse Aldo Ciccolini in Italia ha goduto di una fama inferiore rispetto a quella che la sua grandezza artistica meritava e questo per delle ragioni diverse e complesse, sia legate al suo modo di essere artista, che non amava adoperarsi più di tanto per restare sotto i riflettori, sia al sistema musicale italiano, che non sempre è stato in grado di valorizzare i propri talenti. Quello che conta, però, è che Aldo è adorato e stimato da tutti coloro che amano la musica e chiunque abbia avuto modo di ascoltarlo, soprattutto dal vivo, non può non essere rimasto folgorato dalla immensità della sua musica.
Cosa ci può dire di Piedigrotta 1924, la Rapsodia napoletana di M. Castelnuovo-Tedesco?
Piedigrotta di M. Castelnuovo-Tedesco è una suite di 5 pezzi dedicata a Napoli. È come un viaggio nei vicoli della città, attraversata non solo nello spazio, ma anche nel tempo: si incontrano melodie antiche, ritmi popolari, echi impressionistici (che rimandano agli anni della dominazione francese) e colori spagnoleggianti (che rimandano a quelli della dominazione spagnola). È straordinario come un musicista fiorentino abbia saputo cogliere in maniera così raffinata lo spirito autentico del popolo napoletano, la vitalità, il dramma e la poesia che sono racchiusi nella lunga storia di questa città.
Nel 2017 ha fatto una tournée in Spagna, che ricordi ha e quali concerti ha in programma per questa seconda metà del 2021?
Sono profondamente innamorato di questa terra. La sento vicina al mio cuore e alla mia sensibilità di musicista. Adoro suonare la musica spagnola che spesso fa parte dei miei programmi da concerto. Ho suonato in diverse città della Spagna, tra cui Málaga, Madrid, Sevilla, Marbella, Córdoba, tutte città incredibilmente affascianti per ragioni diverse. Per molti aspetti l’Andalusia è simile al sud Italia, la gente è estremamente accogliente e per me questo è un valore impagabile. Credo che sia l’accoglienza di un popolo a rendere speciale la sua terra.
Finalmente il settore dello spettacolo sta ripartendo dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia. In questo secondo semestre 2021 sono in riprogrammazione principalmente le date dei concerti annullati nei mesi precedenti. Io riparto il 25 maggio al teatro Diana a Napoli con la presentazione del mio disco.